Uscita ai Monti di Gordola

Reflex • 29 settembre 2011

Sabato mattina mi sono presentata alla sede di Bellinzona. L'attività non inizia nel migliore dei modi: metà della pattuglia non c'è! Per fortuna il tutto si sistema con l'arrivo, anche se in ritardo, della Tami e la prospettiva che alle due ci avrebbe raggiunto la Maria.

Così cominciamo le attività; prima di prepararci per partire per i Monti di Gordola (sopra Galbisio) dobbiamo dividerci i compiti di pattuglia. Dopo che a tutti sono stati assegnati i ruoli, pensiamo alla cena. Finite le tante discussioni, il menu è scelto: risotto e formaggio. Andiamo allora alla Migros, con l’idea di spendere circa 15.- fr. Riusciamo nell'intento... ma prendiamo tutto di bassa qualità! Tornati in sede ci organizziamo per portare la pesante tenda. Finito di legare e annodare un chilometro di spago per attaccare materiale agli zaini, non resta che prendere la cartina e marcare il percorso. Intanto c'è qualcuno che si riposa prima di partire.

Partiamo scaglionati per pattuglie; noi siamo le ultime. Con molta determinazione e con una pausa pranzo a metà, arriviamo stanche, ma in orario a destinazione. Qui abbiamo poco tempo per riprenderci; dobbiamo rimetterci subito all'opera nella costruzione di una serie di "gadget": le mostrine, nella cui fabbricazione perdiamo due fondamentali aghi, e il guidone. Questo ci servirà tutto l’anno come punteggiometro. Le cuciture risultano però un po' precarie, quindi rimaniamo dell'idea di rifinirle meglio.

Ci dividiamo poi per tappe: quelli di prima tappa costruiscono delle SPATZ, invece noi di seconda e terza facciamo un HAMBURGER. Quando tutti sono in chiaro sulle diverse costruzioni, si comincia a cucinare. A questo punto scopriamo che se fossimo state meno tirchie negli acquisti, avremmo mangiato meglio. Infatti il formaggio M Budget non è proprio dei migliori e il brodo non condisce a sufficienza. A fine cena, possiamo comunque dire "che siamo sazie" e "di aver già mangiato peggio".

Finito di pulire pentole e gamelle, prepariamo uno spettacolo per il bivacco: tutte le pattuglie hanno presentato il loro sketch. L’idea ha avuto un successone e tutti abbiamo riso a crepapelle. Poco prima della fine del bivacco, c'è stata la nomina ufficiale dei capi pattuglia, con la consegna del cordone. Terminato il bivacco, facciamo una piccola attività riflessiva, quella "dei regali": ognuno deve pensare ad un regalo simbolico da fare ad un compagno e ad un'altra pattuglia.

Dopo di che è ora di ritirarsi nelle proprie tende, la giornata non è però ancora conclusa; bisogna completare alcune cuciture del guidone. Passa quindi un’ora prima che tutte le pile sono spente.

La mattina, dopo una diana rapida, ci tocca fin da subito metterci a preparare i sacchi e svuotare la tenda. Fatta un'abbondante colazione, iniziamo il grande gioco, dove la pratica e la sfida sono mischiate. Noi riusciamo a battere i Leoni a swisskubb, ma siamo letteralmente stracciate dagli Orsi nella lotta svizzera.

Prima di pranzare, puliamo e smontiamo la tenda. Terminiamo l’uscita con una "pastata" e una dura camminata di ritorno.

Arriviamo in sede, dove i nostri genitori già ci attendono: ci vedono stanchi, ma con il sorriso sulle labbra...