La sveglia il sabato mattina è sempre spiacevole. La mia reazione di solito è “Perché anche oggi??? Voglio dormire!!!”. Indipendentemente da quello che farò durante la giornata, il letto è sempre troppo comodo per essere abbandonato. Sabato 14 ottobre 2015, il giorno della giornata pio, non è stato molto diverso ...
Il ritrovo alle 9 in Piazza del sole a Bellinzona ha fatto “saltare fuori” dal letto (chi prima, chi dopo) tutti i pio del cantone. Ad inizio giornata c’è stata l’apertura, seguita da una classica presentazione. Ogni posto aveva dovuto scegliere una nazione, trovare un travestimento che la rappresentasse e creare un passaporto e un timbro. Tutti i posti si sono sbizzarriti e impegnati, ottenendo dei risultati originalissimi.
Dopo aver scoperto la nazione dei gruppi, l’équipe ci ha proposto un gioco per attivare le nostre menti ancora addormentate. L’obbiettivo era completare un mazzo di carte, scambiandosele con i propri vicini. All’inizio abbiamo dovuto mettere in gioco tutte le nostre capacità diplomatiche per poter riuscire nell’impresa. Quando finalmente cominciavamo ad intenderci, ci è stato imposto un altro ostacolo: il silenzio! Se prima il tutto era apparso vagamente complicato, ora la sfida si presentava impossibile. Nonostante ciò nessuno si è arreso e alla fine tutti hanno ricomposto il mazzo.
L’attività seguente era un’attività che i vari posti avevano dovuto preparare nelle settimane precedenti. Ci siamo sfidati in varie “Crazy Challenge“ con lo scopo di guadagnare i timbri delle altre nazioni. Le sfide erano disparate: da quelle più teoriche, testare per esempio la conoscenza sulle capitali delle nazioni, a quelle più fisiche e classiche come il gioco della coda. E in un battibaleno siamo arrivati a pranzo; qui abbiamo potuto inaugurare i nostri nuovi mazzi di carte.
Il pomeriggio è iniziato con la seconda prova propostaci dall’équipe. L’obbiettivo era riprodurre una costruzione con i post-it, partendo da un’immagine che rappresentava un solo punto di vista. La situazione era complessa, perché il materiale all’inizio fornitaci non era sufficiente per completare l’opera. Quindi, chi per scoprire come era fatta tutta la costruzione, chi per recuperare il materiale mancante, tutti hanno dovuto collaborare.
Dopo un’altra tornata di Crazy Challenge è giunto il momento della sfida finale per scoprire finalmente dove era nascosto il piccone d’oro (premio della giornata). La ricerca degli indizi è stata molto rapida e i primi sono partiti praticamente subito per il recupero. A trovarlo sono stati i pio di Massagno, provenienti dal Sud Africa. Ma un Grande BRAVI! va a tutti per l’impegno che è stato messo in tutte le attività.
La sera a letto prima di dormire ho ripensato alla giornata passata, a tutti i giochi e le cose nuove che avevo imparato. Alla fine …. ne era valsa la pena alzarsi con l’odiato suono della sveglia la mattina.