Giallo: delitto al circo

Quercia • 28 gennaio 2016

Sabato sera il nostro gruppo capi ha svolto un’attività particolare. Pio e capi si sono trovati a confronto in una cena con delitto che ha messo la ciliegina sulla torta della prima parte di anno scout.

Il nostro posto pio è piuttosto numeroso, composto da elementi molto eterogenei e complementari. Questo porta naturalmente a divergenze di opinioni e può essere un ostacolo alla realizzazione delle attività. Fatta questa osservazione, al posto è stata fatta la proposta di organizzare una cena con delitto, a cui avrebbe partecipato l’intero gruppo capi.

Durante le successive settimane non sono trapelate molte informazioni, anche se alcuni di noi hanno potuto osservare, capitando per caso in sede, che la preparazione era effettivamente in corso. Questi piccoli segnali sono stati sufficienti, pur senza capire cosa si celava dietro al lavoro dei pio, per far proiettare le nostre teste alla fatidica cena.

La motivazione a partecipare all’evento e a non sfigurare nell’individuare l’inscenato omicida ha, se possibile, superato l’apprensione del preparare e svolgere il Natale Scout. Il tutto è diventato palese una volta finito lo spettacolo: la trepidazione aumentava di minuto in minuto, attendendo di poter entrare in sede capi, dove i pio stavano approntando la sala.

Finalmente l’ok per accedere ai locali della cena. La tensione è palpabile, anche se si cerca di dissimulare comportandosi come se tutto fosse perfettamente normale. Siamo però spaesati, perché già girano personaggi particolari: gli artisti del circo, e diversi oggetti dell’arredamento normale della sede portano ora dei bigliettini con scritti numeri, il cui senso resta al momento avvolto nel mistero. Il direttore del circo ci dà il benvenuto.

Giallo, rolla funebre!

Passa veramente poco tempo prima del delitto vero e proprio: un urlo, facce sorprese, l’assistente del prestigiatore trovata accoltellata in corridoio. Alcuni personaggi spaventati, altri fin troppo poco sorpresi, tutti con chiaro il loro ruolo… tranne noi, che sapevamo benissimo di cosa si trattava, ma eravamo lungi dall’immaginare il colpevole. Segue un telegiornale registrato, ben realizzato dagli stessi pio, in cui con calma si trasmette lo stato delle indagini: 4 sospettati e 4 testimoni. Questi ultimi saranno poi a disposizione, durante la cena, per le nostre indagini. Comprendiamo poi che le nostre domande sono state ben più determinate di quanto i pio si fossero aspettati.

Il risultato è che 4 indizi recuperati durante la cena, un ulteriore delitto nel corso delle ricerche e qualche aiuto puntuale da parte dei personaggi ci hanno portati a capire e trovare l’assassino: lo stesso prestigiatore, geloso del fatto che la sua assistente si fosse invaghita del lanciatore di coltelli, purtroppo nel frattempo anche lui defunto.

Dopo ogni attività scout che si rispetti arriva il momento di trarre le conclusioni, capire non solo se l’attività è piaciuta e ha raggiunto gli obiettivi, ma nel caso dei pio soprattutto se il metodo di lavoro ha funzionato, dove ci sono stati dei problemi e come risolverli per svolgere al meglio la prossima impresa.

La partenza è stata un po’ da “l’è stai bel”, “non pioveva”, ma dopo l’intervento della capo posto il livello della discussione si è notevolmente alzato. Veniamo a conoscenza del fatto che una parte chiave della storia ha dovuto essere corretta poco prima della cena, causa dimenticanza di una bussola. Proprio questa parte, legata ai bigliettini sull’arredamento, era risultata per noi partecipanti molto ingegnosa e perfettamente in stile scout, con l’utilizzo di una canzone per trasmettere un indizio fondamentale. Vediamo la contrapposizione fra un meccanismo che non ha funzionato a dovere nell’organizzazione e l’impressione molto positiva di noi partecipanti, allo scuro di tutto. Dimostrazione che l’unione fa la forza e porta sempre più lontano di quanto avrebbe potuto fare un qualsiasi singolo, come il meritato applauso ricevuto dal gruppo capi in conclusione.

Possiamo sicuramente dire che questa dispendiosa giornata ha mostrato una buona prestazione da parte dei pio, confrontati dapprima con il Natale Scout e poi con il giudizio ben più temibile dei partecipanti alla loro attività, probabilmente la più impegnativa di tutto il semestre.

Torniamo a casa consapevoli che, pur con margine di miglioramento, abbiamo un posto pio pieno di potenzialità e con le capacità per portare a termine sfide importanti. Ci auguriamo che tutti i suoi membri riescano a crescere con gli insegnamenti di questa giornata e che l’esperienza in questa importante branca sia un successo. Aspettando ovviamente di poterla organizzare insieme un’attività di questo calibro.

Giallo, rolla festoso!

Quercia